mercoledì 12 giugno 2013

Atestina Superbike 2013- Commento



ATESTINA SUPERBIKE 2013
Bellissima ed emozionante, avvincente e entusiasmante. La gara più bella di quest'anno, dove tutto è stato perfetto, a cominciare dal tempo: sole, sole, sole e finalmente un po di caldo. Prima del racconto però, voglio ringraziare pubblicamente Este, i Padovani e la Regione Veneto. Ho visto e toccato con mano, insieme alla mia famiglia, esperienze di vita comune, che forse noi abbiamo perso o semplicemente....dimenticato. Este è una città a misura di uomo, qui ci sono piste ciclabili ovunque. Vivono con la bici, tutti si muovono in bici, hanno creato un sistema collegabile di piste ciclabili. Si può fare l'anello completo dei Colli Euganei tutto in bicicletta, sono 65 km di pista ciclabile. Anche in centro città ci sono infinite rastrelliere con bici da città, messe a disposizione per i cittadini che ne vogliono fare uso, ed è completamente gratuito il servizio. Basta ritirare la chiave dal Comune per sbloccare la bici e poi via per la città. Ma ci ha sconvolto in positivo l'ospitalità di una semplice famiglia padovana, che ci ha accolto nella loro casa in un B&B, e ci hanno lasciato le chiavi di casa. La domenica mattina presto loro dovevano uscire prima di noi, sulla totale fiducia, ci hanno fatto chiudere a noi, la loro casa!!! In conclusione, abbiamo visto degli esempi positivi e riflettuto sull'ospitalità e sulla fiducia, che ancora esistono in Italia.
LA GARA:
Siamo arrivati a Este sabato pomeriggio nel B&B, che è anche una fattoria didattica, con tanti animali e giardini dell'orto. Un bel posto rilassante decisamente. Vado a ritirare il pacco gara al Palaeste e visitiamo questa bella cittadina Padovana. Per la prima volta vedo il chip usa e getta, è attaccato direttamente sul retro del cartello del mio numero di gara. Vedo tanti bikers che si allenano, mi aggrego anch'io con loro, e provo una piccola parte del percorso, sembra molto bello e veloce.
Il giorno dopo uno splendido sole ci attende in cielo, accompagnato da un leggero venticello, che ci accompagnerà per tutta la giornata. Sono stimati circa 900 bikers al via, per questa gara. Dopo il riscaldamento prendo posto in griglia. Sono in ultima fila, ho il pettorale 519 e sono nel mucchio con altre 400 persone, davanti ci sono gli Elite, e tutti gli abbonati ai vari circuiti del panorama delle ruote grasse. Vedo ad un certo punto mia moglie e mio figlio accanto a lei, mi scattano qualche foto e un biker di fianco a me, vedendo il bel "quadretto" mi dice: "Ecco un buon motivo per tornare tutto intero". Mi colpisce quello che ha detto, e penso che abbia pienamente ragione. Questa volta conosco gente di Ferrara, simpaticissimi, anche i Padovani non sono da meno. Alle ore 10 in punto, scatta il via della gara, proprio nel centro storico della città, davanti al castello di Este!! Flotte di bikers escono dalla cinta murata per avviarsi subito sulla 1° salita di giornata. E' una salita di 5 km su asfalto che porta a Calaone, salgo toccando i 15 km orari, è un plotone in movimento e il caldo si fa sentire subito. C'è chi parte piano per arrivare fino in fondo, o chi aumenta gradualmente il ritmo e chi invece parte fin da subito sparato...tattiche di gara. Le salite saranno tante, ma secondo me sono più micidiali gli strappetti continui dei colli che ti tagliano le gambe. Arrivati in cima a Calaone, c'è la prima discesa veloce. Si scende subito in valle, è una discesa scassata, scendo giù molto bene, tutto in fuori sella, mollo i freni e non mi passano. Poi iniziano gli strappi secchi e i continui sali e scendi dei Colli Euganei. I chilometri passano e arriviamo nel cuore dei Colli Euganei. Qui le salite sono davvero dure. Uno scenario spettacolare mi attende: vallate verdi infinite, e dolci pendii ai lati dello sterrato. 2° salita lunga di giornata: Monte Ventolone su sterrato e sassi, e vado ancora bene, supero indenne la salita e via ancora in discesa, questa fa più paura della precedente, per la pendenza in verticale, ma scendo giù ancora bene!! Mi rendo conto che di gara in gara, faccio tanta esperienza, anche per affrontare i diversi percorsi che ho davanti a me e non da ultimo nella tecnica. Poi iniziano i single track nel bosco, sono tanti, alcuni in quota, altri da bere tutti d'un fiato in discesa!!!!! Poi succede un imprevisto: a metà gara sulla 3° salita di giornata, al Monte Fasolo, dove vi è il punto ristoro, sento un dolore interno coscia dx. Mi fermo per dare tregua al muscolo, forse è un'infiammazione, ancora oggi fa male. Ma non ne capisco il motivo, non è una questione di allenamento sicuramente. Forse la forte perdita di liquidi e sali, il caldo, forse lo stare per troppo tempo in fuori soglia, mi ha procurato un accumulo di acido lattico...Alla fine riparto, tengo il mio ritmo e rallento un pochino, senza spingere come un dannato come avevo fatto prima. Arriva la 4° salita di giornata: Monte Rusta, sembra andare meglio ora e aumento un pochino il ritmo, fino al famigerato "Muro" da tutti temuto. Io non volevo crederci, ma un cartello all'inizio della scalata, me lo conferma: 700 metri in salita al 27% è troppo!!!!! Lo scalo fino a metà, poi coi dolori smonto e me lo faccio a piedi, veramente duro. La gara continua e dopo una discesa su grandi lastroni di pietra, vado ad affrontare l'ultima salita: il Monte Cero. Parto all'attacco e tiro fuori la grinta per superare qualche bikers sul mio "terreno" di battaglia: ovvero le salita. Poi si attraversano i vigneti ed è solo discesa, una lunga e veloce discesa nel bosco. Infine ci si ricollega all'asfalto finale, fino a Este, con un tratto finale su lastroni di pietra e scenografico ingresso nel castello di Este, per poi sbucare nella piazza Maggiore di Este, tra la folla che al traguardo incita i propri beniamini giunti all'arrivo.
44 km dislivello 1400 per 3 ore di gara. Sono soddisfatto, contento e felice. Se non avevo il guaio muscolare, potevo arrivare sicuramente prima. Tutto è stato perfetto: sole, caldo, terreno, finalmente una gara senza fango e senza acqua. Al traguardo vedo corrermi incontro mio figlio: "papà, papà"mi chiama, sono arrivato tutto intero, come mi aveva detto alla partenza quel biker e posso riabbracciare mio figlio. Ecco un buon motivo per tornare tutto intero. Gara indimenticabile, fantastica, a chi non ha mai vissuto una Gran Fondo a livello Nazionale, dico provate almeno una volta nella vita questa esperienza: io non ci credevo, ora non posso più farne a meno, è contagioso. E' divertimento allo stato puro, non mi sono divertito così tanto, da quando faccio mtb. Sono ripetitivo ma è bello conoscere posti e percorsi nuovi e fare amicizia. Quando ho avuto i dolori muscolari, più di un biker, mi ha chiesto se andava tutto bene, si respira un clima di solidarietà, forse la fatica ci unisce e ci lega tutti quanti. Grazie Atestina Superbike!!! Arrivederci all'anno prossimo.

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