GF Sesto Calende. Ieri mattina sotto un bel sole di primavera, è iniziata una splendida giornata di sport sotto tutti i punti di vista: sole, caldo, terreno abbastanza asciutto, amici, e voglia di correre su e giù per le colline di sesto a due passi dal lago.
Non sono solo è questa è già una notizia confortante. L'amico e socio di giornata è Alberto, grazie alla sua squisita compagnia, iniziamo a prepararci dopo aver sbrigato le solite faccende burocratiche: verifica tessera, chip, e quant'altro.
Al circuito Master & sport le categorie sono divise e parti di conseguenza nel blocco di merito: io sono un "Veterano". Detto così stona parecchio: non mi sento vecchio e sono un novellino nella mtb!!
Si parte ed è subito salita, avendola provata nei giorni precedenti sapevo a cosa andavo incontro: un muro del 21% ma avanzo bene, facendo valere i miei 58 KG. Agile e snello arrivo in cima, ne supero parecchi, e dopo un breve tratto si ricomincia a salire, ora è acciottolato. E' più dura ora, sono costretto a cambiare corona: dal 38 passo al 22. Poi è tutto un susseguirsi di sali e scendi, fino a dei nuovi strappi e discese veloci e divertenti. L'ultima prima del traguardo è la più insidiosa secondo il mio modesto parere.
Il tracciato di Sesto è completo: salite impegnative ma brevi, discese con radici e sassi, single track, strappi, perfino guadi da attraversare e.....pozze di fango da attraversare, ma sono irrilevanti.
Secondo giro, dopo che il primo era andato molto bene, secondo le mie piccole capacità di guida. verso metà percorso circa in un tratto in discesa, avverto un primo segnale di crampo vicino al ginocchio sx. Rallento e mi massaggio a lungo, vado avanti e arrivo al traguardo del secondo giro.
Oltrepassato il traguardo inizia l'agonia del terzo giro: mi fermo due volte distrutto dai crampi da entrambe le gambe: cosce, interno e sotto coscia, vicino al ginocchio, ovunque, è una tortura. Ci metto 3:00 ore a concludere la prova e sono soddisfatto per quello che ho fatto e per aver terminato la prova, certo poteva andare sicuramente meglio senza i crampi. Ma come ho già detto: sono soggetto ai crampi, li ho avuti anche l'anno scorso in tutte le gare e incomincio anche quest'anno nel modo migliore.
Un grazie all' amico Alberto x la splendida compagnia e a Gianfranco, presente anche lui alla gara di Sesto.
lunedì 31 marzo 2014
giovedì 13 marzo 2014
FONDOTOCE- ALPE OMPIO- GIRO LAGO DI MERGOZZO
Lo STAMBECCO oggi si è allenato in una scalata lunga e molto piacevole, vista la visuale che avevo guardando giù. Splendido il lago maggiore e il lago di Mergozzo, illuminati dai raggi del sole. La neve in quota mi ha ancora accolto con un candido tepore di primavera.
mercoledì 12 marzo 2014
PERCORSO SESTO CALENDE (VCS)
La voglia di scoprire nuovi percorsi in mtb mi ha sempre portato ad esplorare terre lontane, raggiunte e scoperte dalle mie mtb. L'amore x questo sport mi fa scoprire sentieri a me sconosciuti.
venerdì 7 marzo 2014
Ornavasso-M. Massone + Domodossola- Alpe Lusentino
Questa mattina, bella escursione in Valdossola, con un sole favoloso, a rendere degna la cornice dei monti circostanti, ma con un vento che ha soffiato per tutta la giornata, e che ha reso in certi momenti fastidioso e difficoltoso il percorso.
Partenza da Ornavasso in direzione Monte Massone. Dopo aver consultato una delle mie tante guide, decido di affrontare questo tratto impegnativo. La salita mi porta al santuario della Madonna del Boden, la vista è eccezionale da quassù, si vede tutta la vallata, e questo meraviglioso sole, scalda già gli animi.
Lasciato l'asfalto, inizio il tratto sterrato che mi porta in quota senza neanche accorgermene. Ma questo tratto è davvero difficile: pendenze assurde, rocce, sassi rendono molto difficoltosa la salita. In alcuni pezzi, sono costretto a spingere la mtb, e altre volte prendo un sasso e scivolo giù. Oltre a faticare in salita per la forte pendenza, devo fare lo slalom fra rocce e pietre.
Finito il tratto difficile, si sale con pendenza più dolce. Ma neanche il tempo per rifiatare, che a un certo punto, la strada inizia ancora a impennare.
La pendenza ora secondo il mio GPS è addirittura al 21%. Infatti fatico parecchio sullo sterrato, fosse asfalto sarebbe diverso.
Poi inevitabilmente la strada si blocca. Neve! Me lo aspettavo, per forza siamo solo a Marzo, e da quel che vedo ne è caduta di neve, quaggiù.
Decido dopo qualche foto, di scendere giù a valle; non sono ancora appagato però dallo sforzo odierno, e decido allora di risalire fino a Domodossola, dove ad attendermi vi è la seconda salita di giornata: l'Alpe Lusentino, poco prima della Domo Bianca. Non mi fermo raggiunto la cima, perchè il tempo stringe, e quindi veloce scendo a valle e poi sulla strada del ritorno.
Totale 80 km x 1600 mt
Partenza da Ornavasso in direzione Monte Massone. Dopo aver consultato una delle mie tante guide, decido di affrontare questo tratto impegnativo. La salita mi porta al santuario della Madonna del Boden, la vista è eccezionale da quassù, si vede tutta la vallata, e questo meraviglioso sole, scalda già gli animi.
Lasciato l'asfalto, inizio il tratto sterrato che mi porta in quota senza neanche accorgermene. Ma questo tratto è davvero difficile: pendenze assurde, rocce, sassi rendono molto difficoltosa la salita. In alcuni pezzi, sono costretto a spingere la mtb, e altre volte prendo un sasso e scivolo giù. Oltre a faticare in salita per la forte pendenza, devo fare lo slalom fra rocce e pietre.
Finito il tratto difficile, si sale con pendenza più dolce. Ma neanche il tempo per rifiatare, che a un certo punto, la strada inizia ancora a impennare.
La pendenza ora secondo il mio GPS è addirittura al 21%. Infatti fatico parecchio sullo sterrato, fosse asfalto sarebbe diverso.
Poi inevitabilmente la strada si blocca. Neve! Me lo aspettavo, per forza siamo solo a Marzo, e da quel che vedo ne è caduta di neve, quaggiù.
Decido dopo qualche foto, di scendere giù a valle; non sono ancora appagato però dallo sforzo odierno, e decido allora di risalire fino a Domodossola, dove ad attendermi vi è la seconda salita di giornata: l'Alpe Lusentino, poco prima della Domo Bianca. Non mi fermo raggiunto la cima, perchè il tempo stringe, e quindi veloce scendo a valle e poi sulla strada del ritorno.
Totale 80 km x 1600 mt
lunedì 3 marzo 2014
02/03/2014 X- BIONIC CHALLENGE
Prima gara dell'anno!!
Ci siamo, dopo il lungo e piovoso inverno, ecco arrivare puntuale a marzo la prima gran fondo della stagione. Quest'anno a battezzare la stagione, ho scelto un inedita gara in assoluto per me. La gara è la X-Bionic di Asola (MN).
Il tempo purtroppo non è dei migliori. Infatti la settimana antecedente l'evento si apre con copiose piogge, che renderanno infame il tracciato della gara. Il percorso si snoda lungo il fiume Chiese, attraverso le campagne adiacenti al fiume, lungo le province di Mantova e Brescia.
Devo dire che il percorso è davvero bello!! Ampi sterrati lungo la campagne, si alternano a single track lungo gli argini del fiume. Sali e scendi accompagnano i biker in questo percorso inedito.
La mia avventura quest'anno per la prima volta si accende di gioia indicibile perchè non sono solo a portare in alto i colori della mia squadra: infatti ben cinque atleti, tra cui il Presidente della gloriosa squadra degli SCATENATI, mi accompagnano lungo questa avventura, in questa memorabile Gran Fondo.
Grazie a Stefano (Pres.) Marco, Guido, Claudio, e Giovanni, per avermi regalato anche questa emozione e per aver provato cosa significhi essere squadra. Essere amici leali, compagni di avventura, condividendo la fatica della gara, le sensazioni del dopo gara, il pasta party e infine stanchi, ma felici per la nostra impresa, ritorniamo a casa, gustando e rivivendo le scene di questa avventura nel fango più totale.
Fango: la x- bionic è questo. Un lungo ed interminabile percorso fangoso. Volete la mia verità: io mi sono divertito! No non sono pazzo, qualcuno mi ha detto che per imparare a guidare la mtb, bisogna scegliere e fare le cose più difficili. Io sono contento di aver provato anche questa esperienza, imparare a guidare nel fango senza scivolare per me è stato importante.
La partenza avviene dopo le ore 10.00 parte la prima griglia, in seguito a distanza di dieci minuti gli altri. Via veloce verso gli otto chilometri del percorso lanciato tutti su asfalto.
poi inizia il vero percorso e le prime difficoltà. Su 1300 iscritti, partono in 940. Arriveranno in 870. Quante forature, rotture meccaniche.....
arrivano i single track e spesso sono in coda perche la gente scende dalla sella, e continua a piedi, ecco qui mi innervosisco, perchè gente che avrei potuto tranquillamente passare, qui non riesci a superare e fai anche dieci minuti a piedi!!! Partendo in fondo purtroppo trovi sempre tappi a non finire. Ed è dura sorpassare, ma va bene così.
Cerco di dare tutto e di limitare i danni, questo non è sicuramente il mio terreno ideale di battaglia, ne supero un po di atleti lungo il percorso, e mi sembra di andare bene. Vorrei, lungo la stagione, quando arriverà una condizione migliore, aumentare il ritmo e l'andatura, ma per adesso va bene così. Mi dico, arriveranno le montagne e le salite, nel mio piccolo posso dire ancora la mia.
Poi succede un brutto inconveniente: sbaglio strada, infatti gli addetti del percorso, invece di segnalarmi la strada da prendere, si fanno i fatti loro,io ignoro la svolta e per fortuna, una macchina che passava da quelle parti, mi dice che hanno svoltato a destra. Torno indietro a riprendere la strada giusta. Ma va bene così, tanto ormai manca poco.
Alla fine giungo al traguardo: soddisfatto della mia corsa, di aver provato queste emozioni, e per aver corso la prima gara dell'anno.
Chi è per me il biker: é l'atleta che corre soprattutto per se stesso e per il proprio benessere; è attento alla propria salute, cura l'alimentazione, si allena in maniera scientifica, e riesce a interiorizzare le sensazioni positive. Vuole arrivare a dare il meglio di se e nella ricerca equilibrata dei propri limiti trova uno stimolo a migliorarsi. E' competitivo, ma rispetta gli avversari e sa che la competizione termina sulla linea del traguardo; non corre per la gratificazione personale di un premio materiale perchè i premi migliori sono i ricordi che gli restano impressi nella memoria.
E' sensibile ai rapporti sociali, e apprezza tutti coloro che amano lo sport e il suo mondo.
Da tutto ciò un solo risultato: lo sport lo diverte sempre.
Ci siamo, dopo il lungo e piovoso inverno, ecco arrivare puntuale a marzo la prima gran fondo della stagione. Quest'anno a battezzare la stagione, ho scelto un inedita gara in assoluto per me. La gara è la X-Bionic di Asola (MN).
Il tempo purtroppo non è dei migliori. Infatti la settimana antecedente l'evento si apre con copiose piogge, che renderanno infame il tracciato della gara. Il percorso si snoda lungo il fiume Chiese, attraverso le campagne adiacenti al fiume, lungo le province di Mantova e Brescia.
Devo dire che il percorso è davvero bello!! Ampi sterrati lungo la campagne, si alternano a single track lungo gli argini del fiume. Sali e scendi accompagnano i biker in questo percorso inedito.
La mia avventura quest'anno per la prima volta si accende di gioia indicibile perchè non sono solo a portare in alto i colori della mia squadra: infatti ben cinque atleti, tra cui il Presidente della gloriosa squadra degli SCATENATI, mi accompagnano lungo questa avventura, in questa memorabile Gran Fondo.
Grazie a Stefano (Pres.) Marco, Guido, Claudio, e Giovanni, per avermi regalato anche questa emozione e per aver provato cosa significhi essere squadra. Essere amici leali, compagni di avventura, condividendo la fatica della gara, le sensazioni del dopo gara, il pasta party e infine stanchi, ma felici per la nostra impresa, ritorniamo a casa, gustando e rivivendo le scene di questa avventura nel fango più totale.
Fango: la x- bionic è questo. Un lungo ed interminabile percorso fangoso. Volete la mia verità: io mi sono divertito! No non sono pazzo, qualcuno mi ha detto che per imparare a guidare la mtb, bisogna scegliere e fare le cose più difficili. Io sono contento di aver provato anche questa esperienza, imparare a guidare nel fango senza scivolare per me è stato importante.
La partenza avviene dopo le ore 10.00 parte la prima griglia, in seguito a distanza di dieci minuti gli altri. Via veloce verso gli otto chilometri del percorso lanciato tutti su asfalto.
poi inizia il vero percorso e le prime difficoltà. Su 1300 iscritti, partono in 940. Arriveranno in 870. Quante forature, rotture meccaniche.....
arrivano i single track e spesso sono in coda perche la gente scende dalla sella, e continua a piedi, ecco qui mi innervosisco, perchè gente che avrei potuto tranquillamente passare, qui non riesci a superare e fai anche dieci minuti a piedi!!! Partendo in fondo purtroppo trovi sempre tappi a non finire. Ed è dura sorpassare, ma va bene così.
Cerco di dare tutto e di limitare i danni, questo non è sicuramente il mio terreno ideale di battaglia, ne supero un po di atleti lungo il percorso, e mi sembra di andare bene. Vorrei, lungo la stagione, quando arriverà una condizione migliore, aumentare il ritmo e l'andatura, ma per adesso va bene così. Mi dico, arriveranno le montagne e le salite, nel mio piccolo posso dire ancora la mia.
Poi succede un brutto inconveniente: sbaglio strada, infatti gli addetti del percorso, invece di segnalarmi la strada da prendere, si fanno i fatti loro,io ignoro la svolta e per fortuna, una macchina che passava da quelle parti, mi dice che hanno svoltato a destra. Torno indietro a riprendere la strada giusta. Ma va bene così, tanto ormai manca poco.
Alla fine giungo al traguardo: soddisfatto della mia corsa, di aver provato queste emozioni, e per aver corso la prima gara dell'anno.
Chi è per me il biker: é l'atleta che corre soprattutto per se stesso e per il proprio benessere; è attento alla propria salute, cura l'alimentazione, si allena in maniera scientifica, e riesce a interiorizzare le sensazioni positive. Vuole arrivare a dare il meglio di se e nella ricerca equilibrata dei propri limiti trova uno stimolo a migliorarsi. E' competitivo, ma rispetta gli avversari e sa che la competizione termina sulla linea del traguardo; non corre per la gratificazione personale di un premio materiale perchè i premi migliori sono i ricordi che gli restano impressi nella memoria.
E' sensibile ai rapporti sociali, e apprezza tutti coloro che amano lo sport e il suo mondo.
Da tutto ciò un solo risultato: lo sport lo diverte sempre.
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